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CERP: Pareti per l’Arte

CERPPERUGIA: centro espositivo Rocca Paolina.

Domenico Bruschi, pittore dell’Unità d’Italia, Ornella Zuccherini, fresca acquerellista, Giacomo Calderoni, fotografo narratore di paesaggi dell’India amata. Le Mostre presenti al Cerp.

Come il faro sembra illuminare l’acqua del lago a lui antistante, così il  verde della macchia di alberi e arbusti lacustri colora di scuro la parte arretrata del lago: il lago vive del colore delle sue sponde, da sempre è così, “piccolo mare concluso”. Faro all’Isola Maggiore sul Trasimeno è un acquerello di Ornella Zuccherini  del 2010. Le Colline odorose invece, accompagnano nel viale di aromi lo spettatore verso il lago in lontananza, con profumi intensi di lavanda. Il sempre amato Trasimeno, acrilico del 2010, in realtà ritorna spesso, come tema della memoria, in Luci e colori sul lago, acrilico, sarà una terrazza aperta su un panorama di colori vestito e da diverse angolazioni studiato, persino Dal traghetto, quasi a non volerlo perdere mai di vista, nemmeno un attimo…Ma non è solo lago. Sarà anche Perugia. Grande ieri e oggi dalla balaustra dei giardini di carducciana memoria o nell’Arco dei Tei, dove  l’acquerello si piega docile all’uso misto con china per descrivere meglio le pietre o in S. Ercolano, acquerello  e china del 2011,  o nei Tetti di via U. Rocchi, stessa tecnica e momento temporale, come se l’artista seguisse temi mentali che vuole rincorrere, approfondire, per dire il non ancora detto. Così sarà per Perugia millenaria del 1995, tecnica mista per raccontare Perugia lunga, distesa sul suo verde o vista dal Bulagaio, o dalla Cupa, come nessuno l’aveva vista prima o ancora Grande Perugia, angolazione, punto di vista nascosto dietro un pilastro del Loggiato del Duomo, per vedere, non visti, la Fontana, il Palazzo dei Priori, il Corso, giù, giù sino a Piazza Italia, che si intuisce puntino lontano. E poi ancora tanta “umbritudine” da Assisi a Spoleto a Trevi, da Fratticiola Selvatica a Migiana di Monte Tezio a Castelluccio di Norcia,  beneamato terrazzamento multicolor. L’acquerello indugia anche sui fiori, li accarezza, dona acqua, linfa vitale, si spande tra le ginestre, i gigli africani, le ninfee, i “verso il sole mi giro”, fino ai crochi, splendidi fiori dello zafferano in Umbria. Su tutto e sopra l’emozione, è presente e imperante la tecnica raffinata, dell’arte grafica e pittorica, tanto studio del particolare. L’emozione trionfa nelle nature morte o negli ambienti familiari: in Ricordi d’infanzia e Luce e calore nella memoria, acquerello il primo e china e acquerello il secondo, del 2010, memoria di casa, degli oggetti quotidiani, memoria del padre, mi dice, ricordo affiorante. Sento, mentre parla, che questo è il messaggio più grande. L’ultimo, il più importante.

Fantastico CERP: pareti per l’arte. Oggi spazio gremito di turisti-visitatori, incuriositi dalla beltà del luogo, dal fascino delle volte di questa nostra Perugia sotterranea cinquecentesca, riconquistata e aperta ad interessanti mostre che vogliono illustrare tutto lo scibile del bello in un interessante gioco di contrasti-armonie,  in  un movimento continuo di luci oscurità bagliori penombra, di volte e spazi più ampi più bassi più alti più stretti,  vivi insomma: dall’ottocentesco Domenico Bruschi, che ha affrescato con pitture allegoriche e storiche persino Palazzo Cesaroni, pittore dell’Unità d’Italia, ma anche maestro di descrizioni teatrali, alle fresche tecniche miste di Ornella Zuccherini, sino alle foto, alla multimedialità di Giacomo Calderoni e ai manufatti di un mondo che ci presenta l’Oriente, l’India.

Fuori, nel vestibolo, i fasti secenteschi del Torneo barocco tra i più famosi d’ Italia: la Giostra della Quintana di Foligno.

A ricordarci che di Provincia di Perugia si parla. Al Cerp.

Fino al 3 luglio.

Marilena Badolato       maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato