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GIARDINI E ORTI: DONNE DI FIORI…FANTI DI CUORI.

Donne di fiori e fanti di cuori parleranno oggi di orti e giardini: studiosi di paesaggi e architetture e appassionati amanti del verde. Natura, ambiente, paesaggio, territorio. Il giardino, inizia Mara Savini, paesaggista, è simbolo-luogo dell’umanità, come perduto Eden da riconquistare, luogo della perduta felicità e della riconquistata armonia.

giardino barbanera a spello

Un riacciuffare quell’angolo di Paradiso attraverso la riconciliazione con la natura. Il giardino è sogno, ricordo, percezione del bello, delusione, oblio, ordine, passione, desiderio. Qualunque sentimento e il suo opposto, a seconda dello stato d’animo, animano il giardino. Coltivare un terreno recintato è un ritrovarsi in quella solitudine che non è isolamento, anzi è riacquistata consapevolezza del sé. E’come una finestra aperta per guardare al di là, oltre la siepe. L’archetipo del giardino rinascimentale è l’Arte, il giardino rinascimentale viveva d’arte, luogo di ricevimento, dove non c’era spazio per la quotidianità. Scorrono immagini di stupendi giardini rinascimentali italiani ed è la perizia tecnica ora che parla.

Segue Francesco Tei sull’orticoltura urbana e le attuali tendenze. L’orto urbano è diffuso in tutto il mondo. Oggi l’orticoltura urbana ha un ruolo multifunzionale: produttivo, ecologico, sociale, didattico, terapeutico, è uno degli strumenti per raggiungere quella meta di sviluppo del nuovo millennio. Nei mini e macro orti sociali e familiari si coltivano ortaggi che apportano sostanze nutritive e fitoprotettive, si migliora il microclima, si riqualificano aree altrimenti inutilizzate rinverdendo zone degradate. L’orto terapia è un processo insomma di azioni, comportamenti e percezioni che si pratica con l’agricoltura come verde per l’ambiente e come benessere per l’uomo

Andrea Campi e Maria Pia Fanciulli dell’Orto Giardino di Barbanera a Spello, esempio vivente di un orto-giardino, che vuol riprodurre quella sapienza tramandata dalla prima storica pubblicazione del Lunario, esistente in folio del 1762. L’Almanacco di Barbanera è sempre stato lo specchio fedele dei tempi e delle stagioni. Il Fiore dei tempi, il Libro dei libri, come lo chiamava Gabriele D’Annunzio,  il suo livre de chevet, come scriveva in una lettera al parroco di Gardone: oggi la sua frase autografa è riportata nella nuova agenda, l’Agend’Acco, presentata a maggio al Salone del Libro di Torino. Questo orto-giardino di Spello, coltivato e mantenuto secondo le pratiche del vivere sano, rappresenta un legame biologico con l’ambiente, che segue l’andamento delle stagioni, specchio del cielo riflesso in terra. Per trovare un dialogo più intimo con la natura dove ortaggi e fiori convivono insieme in salvifica armonia e in protezione reciproca, per una agricoltura che va oltre il biologico guardando al puro naturale.

Conclude l’incontro Enrica Bizzarri, paesaggista, presentando alcuni giardini terapeutici. La condizione dell’uomo contemporaneo è la sua disconnessione con la natura. Quell’iniziale legame biologico con l’ambiente ora è alterato. E’ dimostrato che quando vi è un distacco immediato da un ambiente verde, da un mondo vegetale, in un deserto o in mezzo al mare, l’avvistamento di un’oasi o di un’isola, infonde immediatamente un senso di sicurezza, di tranquillità. Il verde infonde benessere psicofisico, la vicinanza ad una’area verde è considerata una delle condizioni”desiderabili” della vita. Il verde allora può diventare una terapia, perché aumenta il senso di controllo su se stessi, per tutti e soprattutto per soggetti in difficoltà. Anche le piante infatti di questi giardini hanno il compito di stimolare la multisensorialità attraverso i colori, i profumi e le forme appositamente create di contatto. Chelsea Flower Show 2013: sowing the seeds of change, seminare i semi del cambiamento. Sempre.

Nature Days-Floralia

Sala della Vaccara-Palazzo dei Priori. Perugia 6 giugno 2013

L’archetipo del giardino. Mara Savini, paesaggista

Orticoltura urbana: attuali tendenze. Francesco Tei, Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali. Università degli Studi di Perugia

L’orto giardino del Lunario Barbanera. Andrea Campi, giornalista e curatrice dell’Almanacco Barbanera. Maria Pia Fanciulli, capo redattrice Ed. Campi

I giardini terapeutici. Enrica Bizzarri, paesaggista. Vice presidente AIAPP, Sezione Toscana- Umbria- Marche.

Coordina Andrea Pochini, architetto e socio AIAPP.

marilena badolato maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato