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PER SAN LORENZO CADONO STELLE SOPRA LE EMOZIONI: CORTILE D’ONORE PALAZZO DELLA PROVINCIA

Stasera sarà un cielo di stelle cadenti, anche se non le vedremo ancora, dicono gli esperti. Saranno le solite stelle di San Lorenzo, uno dei nostri patroni, che ogni anno ci stanno a guardare e ascoltare. Noi speriamo in stelle diverse per esaudire diversi desideri.

La serata del 10 agosto inizia qui nel Cortile d’Onore del Palazzo della Provincia, con un concerto di note per L’Atrio Sonoro. Concerti per Banda e nuovi dialoghi musicali, organizzato dalla Provincia di Perugia per il suo articolato e ricco programma estivo di “emozioni culturali”: Il cielo sopra le emozioni, intreccio di arte, cultura, musica e poesia.

In un pomeriggio di piena estate e finalmente fresco si esibirà, alle 18, l’Orchestra de I Giovani Fiati Umbri diretta dal M° Giancarlo Aquilanti, Direttore della Stanford Wind Ensemble University, istituto di Stanford, Palo Alto California. Il Concerto è la concretizzazione finale del Master di studio per giovani musicisti che ha avuto luogo a Norcia nei giorni 8-9 e 10 agosto nell’ambito del Progetto Anbima Umbria 2012, tre giorni di studio, concertazione e prove d’insieme con concerti finali a Norcia, stamane, nella Chiesa di Sant’Agostino e qui a Perugia, stasera, ospiti del Palazzo della Provincia.

Ma silenzio, iniziano le note nell’aria della sera. Il programma alternerà con stupefacente sorpresa arie conosciute e modernità in un connubio musicale che acquisterà così un sapore di “senza tempo”. Sono 17 le Bande umbre rappresentate, oltre ai Conservatori di Perugia e Terni, il tutto con 106 ragazzi che suonano, consapevolmente emozionati.

Iniziamo con Choralia, opera di  Bert Appermont, giovane compositore belga, ospite nel 2009 della città di Bevagna per un Master di 3 giorni. L’opera è una scala semplice, spiega il coordinatore del progetto il M° Filippo Salemmi, che partirà dal nulla per raggiungere una esplosione massima musicale. Così è. Do re mi  fa sol la si do…, diventano improvvisamente una scala verso il cielo , tanto il pezzo è bello e solenne. Si sente l’impeto della giovinezza nel finale pieno e fragoroso, pur se intriso di dolcezza.

Il secondo pezzo è classico con il nostro sanguigno Rossini e la sua Marcia per l’Imperatore, che dedica più trionfale e trionfante per Napoleone non poteva essere composta. Oggi più originale perché creata per una orchestra di fiati, un tempo musica per fanfara. L’Atrio Sonoro di Palazzo Arienti trionfa e rimbomba del suono del Rossini gaudente di classica fragorosa conclusione.

Segue di John Zdechlick, altro compositore universitario, un pezzo commissionato da una Scuola Superiore americana. L’opera si intitola Chorale and Shaker dance, una danza shakerata, una variazione di suoni assonanti e dissonanti insieme, una tavolozza timbrica. Ascoltiamo attenti questa novità. Strano effetto, brano pieno  di suoni passati, presenti e forse futuri uniti insieme. Pezzo difficile, in chiusura poi più disteso e dolce, più ampio e sonoro. Il pubblico apprezza con un lungo applauso. Un brano quasi disorientante, di assoluta anima moderna.

Ora verrà la calma delle verdi praterie americane in Shenandoah, di Frank Ticheli, dal nome di questo fiume nell’omonima valle americana della Virginia, che scorre calmo come questa melodia affidata in parte ai corni, evocatori di suoni epici, da narrazione, di grande impatto. Sembra una musica da epopea western, di grandi spazi incontaminati.

Piccola Sinfonia per Banda, invece, è un’opera scritta dallo stesso Direttore d’Orchestra della serata, il M° Giancarlo Aquilanti, scritta, come spiega, per i ragazzi di Favignana, lui ospite dell’isola. Il primo movimento è  quasi da fiaba: rumori, suoni di percezione, resi in articolazioni molto ritmiche, molto brevi, molto intense. Immagino ragazzi- folletti felici a Favignana. Il secondo movimento è più melodico, vibrante di emozione, con le “ondate” del mare che si susseguono. Intanto il sole in alto, ormai piccolo spicchio sul tetto del Palazzo, non vuole andarsene per lasciare il posto alla sera e alle stelle che verranno. Il terzo movimento sarà molto più allegro, felice gaio, con i sonagli dei tamburelli della mediterraneità.

Degna conclusione sarà La Corona d’Italia di Gioacchino Rossini, l’opera dedicata a se stesso e all’ambita Corona ricevuta. Una specie di autoritratto in musica, da Rossini a Rossini, un inno trionfante di vita a sé stesso e all’Italia così amata.

Stasera, più tardi alle 21.30, sarà invece la voce di Francesco De Gregori a cantare alle stelle del cielo di Perugia, con il suo tour Factory, per la fortunata rassegna estiva a cura del Comune FareNight, sarà lì ad esaudire i desideri dei più, quei tantissimi che in Piazza IV Novembre ascolteranno i suoi lunghi successi. Ma stasera le hit di successo del suo repertorio si arricchiranno di luminose nuove intuizioni.

Passeranno solo un centinaio di meteore all’ora, dicono gli studiosi. Ma, visto il periodo, basteranno per tutti i desideri degli italiani?

marilena badolato       maribell@live.it 10 agosto 2012

AUTHOR - Marilena Badolato