Blog

10 AGOSTO SAN LORENZO: note come stelle cadenti, stasera, nel Cortile d’Onore del Palazzo della Provincia di Perugia

San Lorenzo: note come stelle cadenti, stasera,  prodromi della notte che verrà.

Notte di San Lorenzo, patrono di Perugia, a lui è dedicata la nostra bellissima cattedrale.

Per Atrio Sonoro, rassegna estiva che ritorna, ideata dalla Provincia di Perugia nel suo bellissimo Atrio-Cortile d’Onore. Rassegna bandistica popolare, che oggi si presenta con elementi di ben 18 bande presenti, tutti giovani, I Giovani Fiati Umbri, che escono da uno stage di studio, bravissimi esecutori di note appassionate, diretti dal M° Giancarlo Aquilani. Questo il concerto che seguirà: dopo una fanfara gioiosa, A Joiful Fanfare di Franco Cesarini, e il ritmo incalzante di Acclamation di James Curnow, è la volta del nostro Gioacchino Rossini, con La Corona d’Italia, fanfara militare, in origine solo per fiati poi con la voce dei sassofoni, che entrano come nuovi strumenti proprio in questo periodo e proprio con Rossini. Il cortile comincia a vibrare delle note rossiniane tra scritte lapidee di Vittorio Veneto e del Col di Lana. Segue, sempre sua, la  Marcia per il Sultano, chiamato a comporla da Giuseppe Donizzetti, fratello del più famoso Gaetano e committente di 2 marce una a Gioacchino e l’altra allo stesso Gaetano, dal tipico crescendo rossiniano. Ma l’aria si attenua ora un attimo, il vento fresco si placa e lascia il posto al lamento triste dei soldati in trincea che si alza sommesso, magistralmente creato da Fulvio Creux, arie conosciute ritornano, Echi di trincea, canti dei nostri soldati, mestizia, tristezza, nostalgia della casa lontana, canti di alpini: tapum…tapum…tapum,… di noi solda’.

Ultimo brano, descrittivo, una Epopea cavalleresca di Michele Mangani: prepotentemente entrano  i 12 Cavalieri della Tavola Rotonda, echi di melodie d’armi, di tornei, di galoppi…nel Cortile d’Onore del Palazzo della Provincia, stasera, la sera di San Lorenzo, la notte magica delle Perseidi, sciame meteoritico, le stelle cadenti.

Non  cadranno stasera, proprio no, si manterranno lassù ancora un poco per gustare queste note salite al cielo e a loro dedicate.

Note come stelle cadenti.

“…Istrumentando io questo pezzetto di musica (cfr. La Corona d’Italia), da eseguirsi ben inteso a Piedi fermi, mi valsi non solo degli antichi Istrumenti delle Bande Italiane, ma eziando dei nuovi Eccellentissimi dovuti al Cellebre suo Inventore e Fabbricante Sax, non posso supporre che i Capo Banda della Musica Militare Italiana non abbian adotati detti Instrumenti…” Passy, 10 Sett.e 1868

( Lettera autografa di G. Rossini al Ministro dell’Istruzione Pubblica dell’epoca, con la quale ringrazia  dell’onorificenza attribuitagli, accompagnandola con la partitura di una Fanfara, nella quale lo stesso Rossini utilizza, oltre agli strumenti tradizionali, ben cinque sassofoni.)

Marilena Badolato                     maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato