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GALLERIA ARTEMISIA- PERUGIA: CORTINARUM VELA, LE SCULTURE DI EDO.

UNA MOSTRA di scultura alla Galleria Artemisia, Cortinarum Vela, dove velature ricoprono di diversa consistenza le opere dello scultore perugino EdO, Alfredo Mommarelli, tra barlumi del mito e meditazione sul trascendente laico, una spiritualità incatenata alla dimensione storica, e tanto di grecità e latinità filtrata attraverso un moderno sentire. Un ammonimento a compiere una  riflessione sui valori della vita e su noi stessi. E accanto la poesia, dedicata a ogni opera, dell’amico Duccio Franci.

 

DE HOMINUM è scheletro mirabilmente velato da un tessuto finissimo che sembra reale, opera di acrilico e materiali misti su legno, uno struggente omaggio dell’autore allo scultore partenopeo Giuseppe Sanmartino, a ricordare il suo  Cristo velato. E qui a esorcizzare la morte che pur c’è, ed è vista come fatto naturale e a mostrare come saremo per l’eternità.  Come se l’ultimo respiro fosse veramente un ultimo carnale bacio d’addio, dice il poeta: L’ultimo  respiro è il bacio che darei, / sogno gemello dell’eterno dormire /che trova il suo nido dov’esser vorrei.[…]

 

E ARACNE, in acrilico e materiali misti, riporta il mito della ribellione agli dei e della sua trasformazione in ragno, ma fiera di esserlo: ogni volta a ricostruire se stessa e tessere il sogno perso. E il  poeta : […] Amor ragione conduce a tempi bui / nel tessere idee dalla trama fine, / è damoclea daga appesa al crine /sul tuo pensier e su quello altrui.[…]

 

VANITAS è la  vanità lucente d’ oro, dalle chiome intrecciate di fini orpelli,  che estremizza se stessa sull’apparenza, in quel Biondo metallo, di gaudio rifulgente / come la  risata d’una  bella donna, […]. Mentre AENIGMA, dedicata dall’artista all’affascinante universo femminile, è donna dall’ indecifrabile sguardo e dalla parola spesso incomprensibile, ma sempre intrigante. Pretesto per il poeta sono il ricordo dei versi catulliani dell’ “odi et amo”:  […]Tutto ho in spregio e tutto in grado, / tutto io l’amo e l’odio al contempo, / ma  dove vanno cuor e testa, io vado.

 

HOMO SINGULARIS, evoluzione dell’Homo sapiens, è un flusso continuo di suoni e immagini e il  suo “ingoiare ogni cosa” diventa per lo scultore un contenitore sempre aperto a introiettare il mondo, ma senza fermarlo. La perfezion d’ogni primo pensiero / scivola, novello flutto dell’Eulete, / si perde e perde un messaggio vero / senza saper chi foste né chi siete.[…], dedica il poeta.

 

Ecco SEBASTIANUS nella sua umanità, trafitto dalle frecce del martirio, ma incatenato e bendato dall’artista a significarne l’impossibilità di reazione, la rivolta delle carni trafitte non in punti vitali per una lenta agonia. E il poeta: […] Dov’è la più  bella anima umana?/ Dov’è la  libertà che ognun profana ? / Ogni desiderio sa dar gioie infinite / tanto quanto ognuno sa straziare/ come le belle rose ed il lor gambo[…]

 

LILITH è la “signora della notte “ nell’antichissimo mito sumerico, e qui  storia di una libertà selvaggiamente fiera del suo rifiuto dell’Eden, e rappresentata dallo sguardo demoniaco di fuoco e un teschio accanto avviluppato in veli: Fui io creata  a crear dall’increato, / ad esser donna, sorella e sposa, / d’animo ardente che mai riposa / a toglier l’affanno d’un celibato.[…]

 

Conclude VERITAS, dove “ al di là dello specchio, alla fine del tempo, affiora l’essenza” spiega lo scultore. I suoi studi di architettura, presenti in tutte le opere che poggiano su basi sopraelevate, qui affiorano più netti nella costruzione di una cavità, simile dimora in mattoni acrilici,  dove possiamo dentro osservare, come ritratto, noi stessi, i nostri inizio e fine, il rinnovellare ogni volta il sogno e spesso perderlo di nuovo. E di nuovo ricominciare a creare. […]Un giorno incede, un novello muore, / come in una casa senza nessuno / ove senti il giuocar delle tue ore, / or in festa, or in furente clangore / e sai esser questo il destin di ciascuno, / d’ognun che visse cercando l’amore.  Conclude il poeta Duccio Franci.

 

 

 

                                                                       CORTINARUM VELA

                                             Mostra personale di scultura di Alfredo Mommarelli- EdO

                                                                con le poesie di Duccio Franci

 

                                                             Galleria d’Arte ARTEMISIA- Perugia

                                                                 20 Gennaio – 24 Febbraio 2018

 

 

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AUTHOR - Marilena Badolato