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IL GIOCO DEL “MI PIACE L’OLIO” CON SLOW FOOD. AL FRANTOIO BATTA- PERUGIA

  Slow Food gioco del piacere dell'olio STASERA C’E’ IL “GIOCO DEL PIACERE” DELL’OLIO, organizzato ogni anno sull’intero territorio nazionale da Slow Food. Un ‘affascinante degustazione sensoriale, naso e bocca, alla guida della conoscenza della piacevolezza dell’olio. Sono ospite della Condotta Slow Food Perugia e di Giuliana e Gianni Batta che mettono a disposizione il loro frantoio e questo giardino, stasera luogo di delizie che profuma di bellezza e bontà, in mezzo a olivi e piante secolari e che ha la sua parte nel “gioco” come ambiente che ci avvolge e magicamente ci sorprende, aggiungendo emozioni all’emozioni in bocca. Insomma saremo immersi nel gusto, seguendo un fil rouge nazionale: l’Italia, il consumatore e l’extravergine a confronto. Confesso che mi intriga molto sapere quali saranno le scelte degli italiani, e non parlo di quelli “avvezzi” all’olio, come noi umbri che abbiamo l’olio d’oliva iscritto nel nostro DNA, ma di quelli che iniziano a consumarlo oggi e soprattutto cosparso sopra fresche verdurine. SARA’ UN DEGUSTARE “ALLA CIECA” con le proprie armi del piacere sensoriale, con la possibilità di diventare sommelier dell’olio per una sera, ovviamente guidati da nasi esperti, i degustatori - olio professionisti Slow Food. L’ Italia è un immenso oliveto di oltre un milione di ettari, dalla Sicilia alle Prealpi, per tante varietà, tanti ambienti, tanti adattamenti locali, un immenso patrimonio di “biodiversità” non solo ambientale, ma anche turistica e culturale. Partiamo allora e avventuriamoci in questo mondo, non sappiamo niente di questi oli, né la loro provenienza, né la varietà delle olive, questa sera ci affidiamo completamente a Slow Food che è una garanzia, e a Saverio Pandolfi assaggiatore professionale e referente del gruppo olio Slow Food per l’Umbria. SARANNO 4 GLI OLI DA ASSAGGIARE “IN SOLITUDINE” (cioè da soli nel bicchierino), selezionati tra quelli che hanno ottenuto punteggio migliore nella Guida Slow Food agli extravergini 2014 e saranno schede da compilare con le valutazione di gradimento di noi partecipanti. Gli oli sono semplicemente contrassegnati dalla progressione di numeri da 1 a 4, e nella scheda, dopo l’assaggio, segnaliamo la nostra preferenza assegnando ad essi il 1° e sino al 4° posto. I risultati “italiani”, inviati subito dopo la degustazione alla sede nazionale e da questa elaborati, saranno comunicati alla fine della serata con la proclamazione dell’olio vincitore nazionale. L’atmosfera è veramente slow e amicale, confidenziale, intima, fra persone che hanno uno stesso ideale di vita e di alimentazione. Il mio gusto? Questa la mia classifica degli oli: 4-1-3-2, che ovviamente significa che al primo posto ho messo l’olio n. 4 e all’ultimo l’olio n. 2. SEGUE UNA GODURIOSA CENA preparata da alcune socie Slow Food ovviamente con alimenti che si sposano con l’alimento olio, materie prime sane e vere e equilibrate nel piatto, abbinamenti tesi ad esaltarne il sapore, l’aroma, il profumo: la panzanella estiva su letto di salsa al basilico e olio evo regala nella novità della forma monoporzionata, il sapore di un piatto antico e sicuramente estivo per godere appieno la fragranza dell’olio; l’ insalata di farro Dop di Monteleone di Spoleto (preparata e gentilmente offerta dalla padrona di casa) con olive nere e pomodorini pachino condita con olio Batta aromatizzato al basilico, è un piatto che rivela la straordinaria diversa consistenza di questo farro di produzione limitata che si coltiva ininterrottamente e da tempi immemorabile in questo borgo di montagna e integra il sapore del basilico macinato insieme all’olio ai chicchi di genetica trasparenza; le bruschette saporite all’olio e pomodorini sono una certezza con il pane caldo abbruscato che rimanda immediatamente il profumo dell’olio; il nostro prosciutto crudo stagionato abbinato al formaggio pecorino Montecristo e polposi borlotti accompagnati a piccoli quadratini di cotica di maiale completano il piatto dell’antipasto. Si procede poi con le trofie al pesto di fagiolini verdi e patate, una idea verde di salubrità; segue la spalla di maiale in crosta con piccoli tranci di verdure gratinate, e per finire la nostra tradizionale zuppa inglese dei giorni di festa, ma con la piacevole novità di una “grattugiata” superficiale di cioccolato fondente al sale, mentre il bicchierino con il nostro tradizionale vinsanto e il tozzetto accanto concludono la conviviale. ARRIVANO I PRIMI DATI DAL COMPUTER NAZIONALE con i risultati italiani della classifica: sappiamo che il n. 1 era un olio toscano, il n. 2 un olio laziale, il n. 3 un olio campano e il n. 4 un olio pugliese. La amata coratina, ma equilibrata di amaro e piccante, l’avevo immediatamente riconosciuta. In vetta nazionale? L’olio toscano, il n. 1, il più equilibrato, scelto anche da me, ma come seconda chance, perché al primo posto avevo collocato il n. 4, quel “giusto “di amaro e piccante che per me è straordinario e una lieta conferma. Che” l’olio di carattere” che piace a noi umbri , intenso e piccante, ad altri italiani che abitano le nostre zone settentrionali , piace magari un po’meno e preferiscono un gusto non tanto “robusto”. E l’olio extra vergine d’oliva oltre a regalare la ormai nota salubrità deve piacere , perché se non è un piacere… che olio è!!! SLOW FOOD- 9° GIOCO DEL PIACERE DELL’OLIO- FRANTOIO GIOVANNI BATTA-PERUGIA- 12 GIUGNO 2014   marilena badolato foto di marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato