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GEMELLAGGIO DI GUSTO: TREVI E’ UN FANTASTICO TAKE-AWAY DI GUSTO.

SECONDO STEP DEL GEMELLAGGIO DI GUSTO QUI A TREVI.  Il Gemellaggio di Gusto iniziato oggi qui a Trevi, ha quella innovazione in bocca che è la somma, l’ “amalgama” di tutti i prodotti che uniremo insieme. La creazione di nuove ricette, questo è lo scopo del Gemellaggio di Gusto, insieme ad una nuovo modo di fare turismo trasmettendo bellezza, cultura, storia, sapore dei luoghi. Sono infatti innovative e molto gustose le preparazioni di Moira Menghini, artista creatrice del Caffè Roma, nella centralissima Piazza Mazzini a Trevi: pizza di farina di farro di Monteleone di Spoleto con cipolla rossa di Cannara e focaccia di farina di canapa di Sant’Anatolia di Narco con patate di Gavelli, ambedue irrorate di Olio extravergine di Oliva di Trevi, preparazioni che raccontano di tutti i nostri ingredienti del Gemellaggio. Insieme a un bicchiere di Trebbiano Spoletino della Cantina Le Cimate per brindare insieme, un vino che ho fortissimamente voluto, perché chiude con un cerchio perfetto i sapori di un tempo e dell’oggi, sigilla una storia antica a quella del 2000, dove il cibo è anche un mangiare per strada, un gustare piccoli bocconi di gusto passeggiando tra splendidi monumenti o al verde tra gli ulivi. Un Gemellaggio che ho studiato nei suoi significati storico-antropologici e di gusto e che costruiamo insieme oggi in questa piazza baciata dal sole con i Sindaci: di Trevi- Bernardino Sperandio con il vicesindaco Stefania Moccoli-; di Sant’Anatolia di Narco- Tullio Fibraroli; di Monteleone di Spoleto -Marisa Angelini-; e per Cannara Simone Filippucci,  Presidente del Consorzio produttori Cipolla, presente anche  l’Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi. In piazza, perché luoghi d’incontro e di scambio sono da sempre le nostre splendide piazze italiane. Un Gemellaggio ”intonato” alla manifestazione di oggi Pic&Nic a Trevi che diventa un fantastico “take away di gusto”. Con lo sportino, anzi la “ liacciola”(da “ legaccio”, mi rivela l’ Assessore al Turismo e Vice Sindaco Stefania Moccoli)) in spalla a quadretti bianchi e rossi come il rosso dei papaveri che circondano, aiuole agresti, gli ulivi in queste colline. Il cibo è turismo, perché è cultura. E’ un introiettare un paese con la sua cultura. il cibo è cultura nei suoi saperi, coltivazione, mantenimento, accrescimento, diffusione, commercializzazione sino alla pratica della cucina e sino alla tavola. E cucinare significa separare e ricomporre, in forme ordinate e secondo rituali precisi, le materie prime che compongono i cibi: alla presenza del fuoco che, come lo spirito, "solvet et coagulat", gli elementi si uniscono e si dividono, le cose si assimilano o si separano fra loro. La cucina è un sistema dotato di regole precise, chimico- fisiche, che vanno rispettate, oppure violate, ma solo dopo esser state ben apprese. Si può innovare solo conoscendo bene le basi della culinaria e le sue regole. Queste regole e questi rituali si chiamano ricette. E da una nuova ricetta, da queste nuove ricette di oggi, siamo sempre pronti a ripartire, percorso continuamente in progress, per raggiungere nuovi traguardi e fare una storia nuova. Da raccontare al prossimo Gemellaggio di Gusto.

marilena badolato 25 aprile 2014 maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato