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60° FESTIVAL DI SPOLETO: DAL 30 GIUGNO AL 16 LUGLIO 2017.

“OGNI ANNO ANCORA NELLO SPAZIO ANTICO. Non disperando della vita. Sicuri della bellezza  che riscatta, dell’arte che concilia”, scrive Giorgio Ferrara, direttore del Festival di Spoleto, nella pagina iniziale del programma. Un 60° anniversario vissuto alla grande e accompagnato come sempre dalla fascinazione della storia che regala ogni giorno la città di Spoleto.  Spoleto  è cultura. È mostre diffuse, è arte visiva e contaminazione che convivono con Mozart  e con Van Gogh,  è presentazione di libri  e della nostra storia raccontata, è conversazioni culturali,  è concerti nei luoghi belli ai quali la musica è legata da sempre, e sono anche “prediche” con il Padrenostro interpretato riga per riga, è istallazioni luminose,  è la musica colombiana tradizionale e moderna, è balletto che veste di magia il Teatro romano,  è anche cinema, è convegni scientifici  e tecnici sulla ricostruzione, per uno sguardo gettato sulla amata e martoriata  Valnerina.

 

INNAMORATA DI SPOLETO,  della sua bellezza  che  leva il respiro e del contrasto, oggi, con i meccanizzati percorsi sotterranei di congiungimento veloce tra i vari luoghi del  Festival e di quella scala mobile che ti porta su e ancora su fin dentro la Rocca. Spoleto segreta e sotterranea, un patrimonio misconosciuto,  angoli nascosti o maestose mura ciclopiche e medievali, e gli insediamenti francescani  e il magnifico Duomo dove Filippo Lippi, Pinturicchio e Jacopo Siculo si sono incontrati.

 

PRESA PER LA GOLA DA SPOLETO. Dalle trattorie dove puoi assaggiare in bocca sapori veri di storia antica, quelli di tartufo,  sempre profumato e cosparso su stringozzi, fili sottili  come stringhe, di pasta senza uova che raccoglie tutto l’aroma del  fungo ipogeo e  lo trattiene e lo fa suo in bocca a lungo. E di dolci millenari come la Attorta, attorcigliata su se stessa a ricordo di un principio e di una fine, e ricca di sostanziosa farcia longobarda;  e la Crescionda, (fermatevi ad assaggiarla nei ristoranti che ancora la fanno), miracolo di una sostanza semplice quanto importante: una sorta di morbida promessa che nel forno entra come  un miscuglio di colori e che poi, per la magia delle diverse consistenze, si ridivide e si presenta nel piatto con rigature di cacao, amaretti, latte, uova. Dolcezza infinita che esiste in decine di versioni con piccole varianti nel geloso e goloso patrimonio di famiglie spoletine.

 

E I CONCERTI, INIZIALE E FINALE,  un benvenuto nella millenaria città della fiabesca piazza Duomo e un arrivederci dalla stessa piazza dove le rondini, ogni anno, fanno il loro ultimo volo della sera, tutte insieme disegnando un tondo perfetto ad abbracciare quella orchestra che suona il saluto finale della città di Spoleto.

Un arrivederci , firmato quest’anno da  Riccardo Muti, a tutti coloro che hanno vissuto ancora una volta la magia del suo Festival.

 

 

 

                                                               60°  FESTIVAL DEI 2MONDI

                                           nei luoghi belli di Spoleto dal 30 giugno al 16 luglio 2017

 

 

www.festivaldispoleto.com 

 

 

marilena badolato

 

 

AUTHOR - Marilena Badolato