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ASSISI CAPITALE DI “SORELLA ACQUA”: IN 13 ITINERARI LE FONTI E FONTANELLE DELLA CITTA’.

ASSISI E L’ACQUA, una storia antica. Così antica da partire da Francesco che la nomina tra le “creature” amate e degne di lode all’Altissimo, sino a segnare per sempre i cognomi di due casate: i Fiumi e i Nepi in lotta tra loro ai tempi medievali, quando le rivalità tra famiglie erano storia. Basti pensare alla tragica epopea di Romeo e Giulietta, i Capuleti e Montecchi veronesi. Solo che qui ad Assisi seppero trasformare quell’odio in musicali tenzoni, in stornelli amorosi, quello che ancora oggi celebra il Calendimaggio, la grande festa delle due Parti in cui era ed è divisa Assisi, quella “de Sopra” e quella “de Sotto”. E Assisi oggi è candidata a diventare la capitale di “sorella acqua”, in attesa del X Forum Mondiale dell’Acqua 2024, con 13 itinerari legati alle fonti e alle fontanelle della città.

 

Laudato si’, mi’ Signore per sor’ Acqua, la quale è multo utile et humile e pretiosa e casta”, scrive Francesco nel Cantico delle creature, intuendone la grande ricchezza, ma anche lo sgorgare copiosa ad Assisi e così umile a regalare a tutti refrigerio e salute. Così tre confraternite- di S. Stefano, di S. Rufino, e la Compagnia dei Cavalieri del Paradiso- hanno dato vita al Sentiero delle 13 Fonti, un’idea preparatrice del grande Forum mondiale, quando Assisi, insieme a Firenze, ospiterà il grande incontro. L’itinerario si propone di svelare luoghi della città, far conoscere a turisti e cittadini angoli nascosti attraverso il filo conduttore dell’acqua, legando le 13 tappe attraverso le fonti e le fontanelle di Assisi attraverso un percorso di Arte, Fede e Cultura.

 

IL CAMMINO proposto si snoda per i vicoli di Assisi, da S. Stefano fino all’Eremo delle Carceri – ha proseguito Stefano Gregori, Portavoce della Venerabile Confraternita di S. Stefano Protomartire Assisi – toccando luoghi per lo più sconosciuti al grande pubblico e impreziositi dalle opere scultoree di Fancesco Prosperi, l’interprete italiano più autentico e originale della scultura moderna sulla tematica francescana, e di suo padre Prospero, visionando quelle sculture che i due artisti avevano realizzato per l’Azienda di Turismo nell’immediato secondo dopoguerra.  Questa proposta, con la formulazione di una mappa e di indicazioni storico-artistiche, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Assisi e verranno realizzati pannelli, riferimenti virtuali anche sui social. Inoltre, nell’ambito del centenario dantesco che Assisi e l’Italia stanno valorizzando, si è dato nome a questo itinerario “Su per la fertile costa. Assisi ritorna a Fontemaggio”, dalla celebre terzina del Paradiso (canto Xl,45). Infatti nel percorso proposto si toccano le fontanelle della città e si raggiunge un’antica e famosa fontana, chiamata “Maggiore” o Fontemaggio che dissetava i frati e i pellegrini diretti all’Eremo delle Carceri”.

 

“Siamo disponibili a condurre la stampa che ne farà richiesta – continua Stefano Gregori-attraverso le diverse tappe. Partendo dalla Piazza del Comune, si percorre la Via S. Paolo fino al Vicolo S. Stefano dove si trova una fontanina di acqua potabile con il Mascherone leonino (simbolo di Assisi) realizzato in pietra travertino da Prospero Prosperi. Nell’interno della chiesa di Santo Stefano, accanto all’altare, si trova una Madonna in terracotta, altra 1 metro, realizzata nel 1953 da Francesco Prosperi, mentre l’ambone in travertino è opera di Prospero Prosperi. Uscendo dalla chiesa e scendendo per Via Aluigi vi è un’altra fontanina con Mascherone, sempre di Prospero Prosperi, e un’altra ancora si incontra lungo la Via Bernardo da Quintavalle. Si arriva poi nella piazza del Vescovado sulla quale affaccia la chiesa di S. Maria Maggiore, prima cattedrale di Assisi e ora Santuario della Spoliazione. L’itinerario quindi raggiungerà la “Fonte del Miracolo dell’assetato”, con bassorilievo in terracotta realizzato nel 1952 da Francesco Prosperi sul Mascherone in travertino di Prospero Prosperi. Lungo il cammino vi è la fontana rinascimentale dei Tre leoni, e la Cattedrale di San Rufino del XIII sec. Dalla sacrestia grande si arriva all’antico Oratorio Francescano dove è collocata la scultura in travertino “E videro un carro di fuoco” (altezza cm 93), di Francesco Prosperi (1906-1973), la prima opera in pietra di ispirazione francescana. Proseguendo per la navata sinistra si arriverà alla Cappella del pianto dove è situata la scultura in pietra caciolfa “l’Angelo con la lampada”, dello stesso artista, commissionata dalle famiglie dei caduti assisani della grande guerra. Si passerà accanto all’Orto degli Aghi e, uscendo dalle Mura cittadine, l’itinerario proseguirà per l’antico sentiero che conduce alla Fonte Maggiore che ospitava un bassorilievo del “Miracolo della sorgente o dell’assetato”, realizzato dal Prosperi nel 1948. Il bassorilievo oggi non è più al suo posto a causa dell’abbandono di cui ha patito la fonte, ma si conta che venga presto ripristinato. Si arriverà all’Eremo delle Carceri, nella grotta sotto l’antica cappella scavata nella roccia rosa, dove si ritiene che san Francesco sostasse. In quel luogo c’è il bassorilievo di “San Francesco con la croce” eseguito in terracotta patinata nel 1952 da Francesco Prosperi. Il progetto prevede anche il ripristino delle fonti ed il loro restauro.”

 

 

 

L’acqua non è mai una cosa sola, è fiume, è mare, è lago, stagno e quant’altro […] è dolce, salata, salmastra, è luogo presso cui ci si ferma e su cui si viaggia, è piacere e paura, nemica e amica, è confine e infinito, è cambiamento e immutabilità, è ricordo e oblio, principio e fine. (Eraclito di Efeso)

 

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato