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E LA CULTURA NON SI FERMA. (RI)SALIRE LA STORIA: LA TORRE DEGLI SCIRI NEL PROGETTO “L’EUROPA NELLA MIA REGIONE”.

LA TORRE DEGLI SCIRI DI PERUGIA è entrata nel progetto “ L’Europa nella mia regione”. Ma perchè proprio la Torre degli Sciri, tra i tanti monumenti presenti. Perché racchiude in sé una storia e tante storie. Testimone muta e solitaria di un’epoca fondamentale della città di Perugia, nel senso che si ponevano le sue fondamenta, materiali e culturali.

 

INTANTO fortunata per la sua illustre posizione. la Torre nasce probabilmente alla fine del ‘200 nella “via regale”, la Via dei Priori di una città, Perugia, che aveva bisogno di guardarsi attorno, costruita così in alto sulla difensiva. Il suo sguardo non solo abbraccia l'intero panorama cittadino, ma guarda già la Porta Trasimena che conduce al nostro beneamato lago, un tempo fonte di sostentamento per la città di copiose quantità di pesce, tra cui le famose lasche che da lì provenivano.

 

FORTUNATA per la storia del periodo. Il XIII secolo a Perugia è storia aurea di una “città che sovrasta” con il prestigio di una posizione dominante di gran valore in questi secoli. Le mura etrusche, gravemente danneggiate da incendi ed assedi vennero restaurate ed elevate, le abitazioni nobiliari e quelle dei borghesi più ricchi si dotarono di torri. La città giunse a possederne fino a settanta, come riportano alcuni cronisti, guadagnandosi l'appellativo di Turrena o Turrita. Nel 1275 Nicola e Giovanni Pisano, i massimi esponenti della scultura gotica in Italia, realizzano la Fontana Maggiore, ineguagliabile monumento di marmo e bronzo, festeggiata con un grande evento popolare coincidente con l’arrivo nel 1278 dell’acqua in città. Una Fontana talmente bella che non verrà mai usata per attingere l’acqua, ma solo per confortare con il suo biancore e con il garrulo rumore dell’acqua la Piazza Grande. Alla bellezza si aggiungeranno la chiesa di San Francesco al Prato, sempre lì accanto alla Torre, ma soprattutto il Palazzo dei Priori, che darà il nome alla via stessa.  Sorgerà anche una nuova fila di mura, la seconda, che si aggiunse a quella etrusca e che diede alla città che cresceva la caratteristica fisionomia che mantiene ancora oggi. Intanto l’8 settembre 1308 viene istituito proprio a San Francesco al Prato lo “Studium Generale”, l’Università che si riempirà di studenti che animeranno la vita cittadina anche in luoghi di ritrovo come le taverne.

 

LA TORRE NARRA ANCHE la storia di famiglie perugine potenti e rivali: gli Oddi e i Baglioni. Nasce come torre privata di un palazzo nell'insula di proprietà degli Oddi. A seguito degli scontri sanguinosi con i Baglioni e al conseguente esilio degli Oddi nell’ottobre 1488, la proprietà dovette passare agli Sciri, come dimostra il nome ancora oggi conservato e lo stemma scolpito sopra un ingresso alla base del palazzetto addossato alla torre. Sull'architrave della porta si può notare uno scudo araldico composto da una zampa di gallo, l'emblema di questa famiglia. Lo scudo è affiancato da due lettere, un "N" e una "I", che dovrebbero rimandare a Nicola Iacobi degli Sciri.

 

E’ANCHE STORIA di realtà conventuali, così diffuse da noi. Con l'estinzione della famiglia Sciri nel secolo XVII, la struttura passa in proprietà alla Contessa Caterina della Penna, vedova degli Oddi, che ne fece dono alla terziaria francescana suor Lucia Tartaglini da Cortona che vi fondò nel 1680 il Conservatorio di Suor Lucia. Questo istituto accoglieva fanciulle orfane e di umili origini, disposte a praticare una vita di preghiera e di lavoro, secondo la regola del Terz'Ordine francescano. Queste religiose venivano chiamate dai Perugini “becchette”, per cui la torre fu nota anche con il nome di “torre delle Becchette”, mentre il nome di “torre degli Scalzi” le è derivato dal convento dei Carmelitani scalzi insediati nella prospiciente chiesa di S. Teresa. Successivamente subentrarono in questo edificio le suore Oblate di S. Filippo Neri, che vi risiedettero fino all'anno 2011, quando il complesso è diventato proprietà del Comune di Perugia, che vi ha realizzato dei lavori di recupero, durati fino al 2015, finalizzati alla fruibilità turistica e all’edilizia residenziale pubblica.

 

AL SUO INTERNO la Torre, con i suoi 46 metri di altezza, si presentava suddivisa da ballatoi in legno collegati da scale a pioli e scale di metallo infisse ai muri. A seguito dei lavori, la sommità della torre può essere raggiunta con una scala a rampe di oltre 200 scalini. Accanto alla Torre le due Cappelle del Conservatorio, di S. Michele e S. Salvatore, che erano in uso alle suore e che sono state restaurate e rese fruibili.

 

A PERUGIA dovevano essere almeno settanta le torri che nel Medioevo si presentavano “ orgogliose” al viaggiatore. Persino Palazzo dei Priori nel suo tessuto murario mostra, ancora oggi, le torri che ne facevano parte: quella di Benvenuto di Cola o quella, famosa, di Madonna Dialdana. E ancora esiste la torre dei Donati o la chiesa “turrita” di Sant’Ercolano, unica nel suo aspetto, per arrivare fino al Cassero di Porta Sant’Angelo con la caratteristica torre merlata. E alla Galleria Nazionale gli affreschi del Bonfigli (1454) ci testimoniano un profilo di Perugia completamente diverso da oggi: torri e campanili con guglie che ora non ci sono più.

 

ANCHE l'Umbria, con la Torre degli Sciri di Perugia e l'area limitrofa di Via dei Priori,  sarà protagonista della campagna "L'Europa nella mia regione", #EUDeliversInYourRegions , iniziativa itinerante lanciata dall'Unione europea volta alla valorizzazione di progetti locali, con luoghi emblematici e conosciuti, tornati a una piena fruibilità grazie a recuperi finanziati con i fondi comunitari. Con l’obiettivo di far sapere ai cittadini che l’Europa è presente nei luoghi che frequentano e amano e che le istituzioni si impegnano per valorizzare e promuovere i luoghi, il patrimonio culturale e dare nuove possibilità di crescita al territorio. Nel 2019 la campagna ha riguardato per l'Italia sette regioni, con l'aggiunta delle nuove quattro per il 2020, tra cui l'Umbria.

 

SONO stati 15 mila i visitatori che lo scorso anno hanno avuto accesso alla Torre e allo stupendo panorama che offre dall’alto della città di Perugia. I lavori di ristrutturazione, partiti nel 2011, hanno consentito il restauro della Torre, il rifacimento della sottostante Via dei Priori ed il recupero dell’ex Convento degli Sciri all’interno del quale sono stati realizzati – grazie all’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (ATER)- dodici appartamenti destinati a giovani coppie. Agli interventi di recupero e rivitalizzazione realizzati con l’impegno della Unione europea, di Regione e Comune di Perugia si aggiungono il restauro delle Cappelle grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

 

LA CAMPAGNA “L’Europa nella mia regione”, in programma fino al 6 di agosto, prevede, tra i suoi vari aspetti, cartellonistica nell’area e un’azione di promozione digitale e sui social media. L’Associazione dei Priori, che gestisce la Torre degli Sciri, garantirà l’apertura al pubblico fino al 6 agosto 2020 nei giorni di venerdì e sabato (10,30-12,30 e 17,30-20) e domenica (17,30 – 20,00).

 

 

 

 “Perugia sta senza l’incombere di null’altro che del cielo”. (Aldo Capitini)

 

 

 

#IORESTOACASA

 

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AUTHOR - Marilena Badolato