Blog

IL GIRO D’ITALIA IN UMBRIA: FOLIGNO-PERUGIA 10 MAGGIO, SPOLETO-PRATI DI TIVO 11 MAGGIO 2024

E IL GIRO D’ITALIA arriverà anche a Perugia, se pur “in tadem” con Foligno che, in quanto a biciclette ne sa certo più di noi. Arriverà fin quassù nell’Acropoli e festeggeremo, accanto alla Fontana Maggiore, gli arrivi di questa tappa a cronometro, importante perchè indirizzerà in un modo o nell’altro il Giro d’Italia di quasi tutti i grandi favoriti. Una volta terminata, infatti, i corridori e le squadre sapranno se nelle giornate seguenti potranno correre in maniera un po’ più difensiva, oppure con una modalità d’attacco per recuperare il terreno perduto.




LA grandiosa Carovana del Giro, composta da circa 2000 persone, per 25 giorni si muoverà per tutta l’Italia garantendo uno straordinario colorato spettacolo. Per la nostra regione sarà una vetrina eccezionale e molto importante per la promozione territoriale. La diretta televisiva permetterà a milioni di spettatori di scoprire le bellezze dell’Umbria, valorizzando così il patrimonio culturale e paesaggistico attraverso uno degli eventi sportivi più seguiti e apprezzati in Italia e nel mondo.




LA celebre competizione “rosa” fa scalo in Umbria il 10 maggio per la Tappa numero 7, la cronometro Foligno-Perugia e il giorno dopo da Spoleto procederà su in montagna verso i 1450 metri di Prati di Tivo, in Abruzzo. Verso Perugia una cronometro veloce fino al km 32, quando si raggiungerà la località Ponte Valleceppi. Da lì, per 7 km, la strada salirà costantemente fino in città. In particolare, sono i primi 1500 metri della salita fino a Casaglia da studiare, con pendenze in doppia cifra che potrebbero mettere in difficoltà qualcuno. Dopodiché la pendenza è piuttosto irregolare, con tratti quasi in falsopiano che si alternano ad impennate improvvise, per un finale tutto da interpretare fino a Corso Vannucci, pronto a riceverli. Persino Pietro Vannucci, il Perugino, che dà il suo nome al nostro celebre “struscio”, è diventato “un ciclista” per MAMO, l’artista Mamo Donnari che lo ha immortalato nella vetrina della Fondazione Perugia.




E LA VETRINA della storica pasticceria Sandri, che interpreta sempre gli eventi più importati della città, ospita una bella grafica in pannello stratificato dell’artista Francesco Quintaliani, che vuole rappresentare il primo arrivato della Cronometro. Tra una “girandola “ di sacher in cioccolato Ruby in polvere rosa, piccole piramidi di rosa macarones, gianduiotti rosati e la targa in pasta di zucchero che riproduce il logo della manifestazione.




IL 31 MAGGIO 1921, il Giro d’Italia per la prima volta partiva da Perugia e non dimentichiamo che a Perugia a fine ‘800 è nata una delle società ciclistiche più antiche d’Italia e due associazioni amatoriali ciclistiche che hanno fatto la storia della città con vittorie in campionati regionali, esempi del forte legame che unisce la città al ciclismo. Un momento per ripercorrere il ciclismo perugino dal glorioso Evangelisti, al mitico Arcangeli, il “roscio del Piccione”, al famoso trio della Piccini: Susta, Cerbini e Brugnami, elevando il ciclismo umbro a livelli internazionali con Carlo Brugnami, senza dimenticare Andrea Prisco dei tempi di Bartali e Coppi.



 


CURIOSITA’: la storia vuole che chi ha vinto la cronometro umbra talvolta si è poi portato a casa la Maglia Rosa. Bernard Hinault nel 1982 si impose nella Perugia-Assisi e poi vinse il Giro, Tony Rominger nel 1995 si impose nella Foligno-Assisi e vinse il Giro, Tom Dumoulin nel 2017 si impose nella Foligno-Montefalco e poi vinse il Giro. Solo Fausto Coppi, nel 1951, si impose nella Perugia-Terni ma fu battuto da Fiorenzo Magni nella lotta per la Maglia Rosa.



 


marilena badolato





 

 







AUTHOR - Marilena Badolato