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LA GRANDE FESTA DEL GIOVEDI’ ALL’HOTEL BELVEDERE DI RICCIONE.

UNA QUESTIONE DI CUORE con tanta professionalità la serata del giovedì al Belvedere di Riccione. Una grande festa di musica, buon cibo, bollicine. Assaggi di una serata speciale, ogni giovedì sera. Un impulso d’esperienza e di creatività, questo mi appare stasera l’hotel Belvedere di Riccione.

 

 

IL PESCE, FRESCHISSIMO, E IL POTERE DEI VEGETALI. In mille combinazioni verdura e frutta ingentiliscono, colorano, “sanificano” di fibre qualunque preparazione e lasciano in bocca la piacevole sensazione del fresco d’estate. Mazzancolle, scampi, gamberi, il crudo che finalmente profuma di mare, così cosparsi di verde salubrità che la proteina diventa complementare, ma naturalmente.

 

 

IN TERRAZZA LA CAPASANTA E’ LA REGINA di un Cocktail Party d’apertura: cruditè di capasanta su crema di patate e caviale o con Martini Dry e profumo di tartufo estivo. Accanto ai cocktail preparati al momento da magiche mani di barman, piattini gourmet con tartare di manzo e cialda di pane irrorata d’evo, petto di tacchino con mostarda dolce, vitello tonnato cosparso di frutta.

 

 

ACCANTO una grande degustazione di extravergine con i frutti primari, le olive in tante varianti, ma anche con lampascioni, cime di rapa, pomodorini essiccati, zucchine marinate accompagnati da taralli che sigillano tutto il nostro sud mediterraneo.

 

 

SCENDENDO ai tavoli verso il grande buffet ecco le seppie con pistacchi di Bronte, polipo e fagiolini, insalata di patate alla pugliese, acquasale e cipolla rossa, ma anche la frittata con la mentuccia e il prosciutto e culatello a ricordarci che siamo in Romagna. Al tavolo arriva la bella intuizione della fregola ai frutti di mare, splendido amalgama di diversi sapori e il rombo al tegame dove non possono mancare pomodorini e incursioni di patata.

 

 

I DOLCI accarezzano le papille con un tiramisù all’Amarena Fabbri (si gioca in casa), croquembouche ai lamponi, piccole meringhe alle pesche e una fontana di cioccolato dove “avvolgere”, girare e rigirare, spiedini di fragole.

 

 

I CINQUE SENSI sono coinvolti, a partire dalla vista: il piatto è bello, ma non in modo fine a se stesso. Correlato con la musicalità degli ingredienti nella masticazione e con la percezione della bocca che viaggia a velocità diverse: caldo, freddo, morbido, croccante, dolce e salato…In fondo arriva il gusto che genera il nuovo, in climax con l’olfatto. E il piatto passa da buono a emozionante, collocando quello che si sta mangiando in uno spazio temporale fatto di ricordi, dove riaffiorano belle serate in festosa compagnia e con piatti gustosi.




IL GIOCO della scoperta, la serendipità di assaporare una nuova ricetta crea una connessione con chi cucina: se, mangiando, si rilevano le stesse cose che ha pensato lo chef mentre creava i piatti, si entra in sintonia. Allora il cerchio si chiude e il sigillo è proprio il cibo.




E PENSI IL MARE proprio qui accanto dietro l’albergo. L' acqua, la purezza dei colori, tutto è stato pensato affinché il ristorante e l’esperienza che si prova, siano una continuità tra cielo e mare. La mise en place, i piatti, la musica, ma anche sorprendentemente la fisionomia stessa dell’hotel fanno intuire l’intenzione di posizionare il cliente in un elemento dove le percezioni di tutti i sensi si fanno più precise e in perfetto equilibrio. Qui, ora, è come se mangiassimo a sfioro sopra l’acqua. Chè il bordo-piscina è in realtà “ricco di mare” con quei gamberi in salsa rosa dove spruzzare al momento vodka Absolute, con le mazzancolle in pasta kataifi, con i gamberi rossi di Mazara, con gli scampi del Quarnero.



Una sorta di confini fluidi. Ove ci vogliamo perdere, stasera.







marilena badolato



AUTHOR - Marilena Badolato