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LA VETRINA DI SANDRI DEDICATA A PERUGIA1416 OGGI E’ UN “DIETRO LE QUINTE”.

OGGI C’E’ UN INTERESSANTE “DIETRO LE QUINTE” qui al Caffè Sandri. Un grande lavoro di allestimento di Elisabetta Rossetti: la programmazione, i contatti, gli appuntamenti, le idee da assemblare o da eliminare. E con il lavoro coordinato e sempre presente dello staff-pasticceria. Si allestisce oggi la vetrina che renderà omaggio a Perugia 1416, evento storico e culturale della città che ricorda la Signoria di Braccio Fortebracci, il condottiero che voleva regnare, e che si terrà nei giorni 14-15 e 16 giugno, con l’anteprima del 13, presso la Sala dei Notari, dedicata alla Ciaramicola, il dolce molto amato dai perugini

 


LA SPLENDIDA scultura che campeggia in vetrina è opera di Nicoletta Tirilli e rappresenta l’originale del Palazzo del condottiero con le famose Logge di Braccio, tra i luoghi perugini che testimoniano la sua Signoria. Situate accanto alla Cattedrale di San Lorenzo, furono edificate nel 1423 dall’architetto bolognese Fioravante Fioravanti. Nate con lo scopo di ampliare la cattedrale e collegarla al vicino palazzo, il portico, come testimoniato dagli affreschi di Benedetto Bonfigli nella cappella dei Priori, costituiva anche l’accesso al palazzo di Braccio che nel 1534 fu distrutto da un grande incendio, tanto da essere chiamato dai perugini “palazzo abrugiato”. Nei secoli, diversi lavori ne modificarono l’uso e l’aspetto, tanto che delle originali cinque arcate solo quattro sono arrivate fino a noi.




ACCANTO alla scultura il volume di Antonio Calderoni “Il Duomo, il Vescovato e ‘l Palazzo Abrugiato” che ne racconta la storia; quello edito dalla Associazione Perugia 1416 che illustra i nove anni dell’evento; il mio volumetto che narra la storia della Ciaramicola trovata in un documento quattrocentesco, e lì accanto “A” come Alchermes la bottiglia di un liquore prezioso fatto di spezie e colorato dalla cocciniglia che parla dei tentativi dei cuochi dell’epoca di “creare colori” che insieme a costruzioni immaginifiche, regalassero stupore e meraviglia alle tavole aristocratiche. E non poteva mancare il “Torciglione” l’antico dolce che rappresenta l’anguilla del Trasimeno, da sempre chiamato “Lago di Perugia“ e che Braccio fece anche bonificare con la creazione, intorno al 1420, di un emissario artificiale detto “ La Cava”, allo scopo di abbassare e controllare il livello dell’acqua che frequentemente allagava i terreni circostanti.



 

E’ UN ATTIMO, e subito il Caffè Sandri si riempie di turisti stranieri che vogliono fotografare gli splendidi interni e gli affreschi ottocenteschi, le scaffalature originali, i preziosi liquori racchiusi in vetrine d’epoca, anche se oggi è il turno di chiusura del bar. Ma “una foto non si rifiuta mai” e così entrano e rimangono ammirati davanti a una antica bellezza perfettamente conservata.







marilena badolato





AUTHOR - Marilena Badolato