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L’OSTERIA STELLA: RISTORANTE-VINERIA-LOCANDA A PERUGIA.

UN’OSTERIA, ma “stellata”. A Perugia tra i ristoranti ad aver ricevuto la Bib Gourmand Michelin 2024 per la cura e la passione in cucina e per quelle ricette della tradizione che portano con sé tanta storia, il tutto a un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Dal 2003 chiocciola nella guida Osterie Slow Food d’Italia e da tempo nell ’Alleanza Slow Food dei Cuochi, una rete di chef di osterie, ristoranti, bistrot, cucine di strada. E, se non bastasse, i tre gamberi  hanno inserito Stella tra le migliori trattorie d’Italia nella Guida del Gambero Rosso

 

 

QUI si persegue da anni la filosofia familiare basata su un’ottima materia prima di produttori locali, piccoli e preziosi. Una garanzia del “mangiare sano e bene” e un mantenimento di ricette della tradizione con un pizzico di modernità e di estro in cucina di Silvia, la patron del locale, dello chef Nicola– cuoco lucano di cultura umbra- e di Arek, apprezzato sommelier, che accoglie gli ospiti e suggerisce abbinamenti.




COSI’ capita che molti perugini si regalino un bel pranzo domenicale da Stella per assaporare ancora una volta gli splendidi gnocchi, morbidezza assoluta e coinvolgente ragù di cinghiale, o ancora il “piccione come una volta” farcito del suo profumato ripieno di salsiccia e maggiorana, il “pollo della libertà”, cotto alla brace o all’ “arrabbiata”, un piccante intingolo rosso, lo speziato coniglio in porchetta al finocchietto selvatico o la tipica faraona alla ghiotta, ma si può anche trovare una ottima braciola di maiale umbro, il cinturello di antica storia, il tutto accompagnato dalle erbe di campo, raccolte lì attorno, le cicorie, i cruspigni.




ASSOLUTAMENTE da provare gli antipasti, cioè le aperture di Silvia, che sono l’Umbria nel piatto: il pane di farina biologica dei nostri mulini cosparso di olio evo umbro profumato di verde salubrità, le creme di legumi con l’ “amarevole” cicorietta o ancora il prosciutto crudo nostrano tagliato a coltello, gli ottimi supplì di riso caldi-caldi, la focaccina alla cipolla come da tradizione, i piccoli carciofi cotti alla brace, i latterini fritti- la laschina- regalo del nostro lago Trasimeno, la ricotta di pecora e i caprini di aziende locali che coltivano la pastorizia dei nostri Appennini e trasformano il latte in formaggi famosi.




IN chiusura “cioccolato mon amour” (siamo o non siamo la città del cioccolato!), una nuova interpretazione morbida e accattivante di una sorta di “sacher nostrana” che segue la filosofia di Silvia e della Stella.




RICETTE di famiglia che regalano la piacevole sensazione di mangiare affetto insieme al piacere della gola...e stare perfettamente bene il giorno dopo.



 


marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato