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NERO PERUGINO BURRI: UNA NERA DISSOLVENZA INCROCIATA FILMICA. MOSTRA A PALAZZO BALDESCHI-PERUGIA 22 GIUGNO-2 OTTOBRE 2023.

I DUE più grandi artisti umbri così vicini. Perugino e Burri sono accanto in parete, dialogano a suscitare emozioni, le più diverse. In un ambiente suggestivo, Palazzo Baldeschi, dove è stata “cancellata” la bellezza dei soffitti affrescati e delle ricche sale grazie a un sapiente gioco di ombre e luci, cercando di abbassare persino i toni delle cornici e trovando una soluzione “intermedia” a una libera illuminazione. Non certo un confronto tra grandi, ma una simultaneità della osservazione molto stimolante. Un dialogo tra artisti in una atmosfera di nera immensità totalizzante.

 

 

LA SORPRESA DI UNA ASSONANZA CROMATICA: IL NERO protagonista, l’utilizzo di un pigmento come linguaggio universale. Dall’Uno utilizzato come fondo per evidenziare la luminosa bellezza del colore dei soggetti ritratti e dall’Altro invece come universo, come vissuto. Nell’Uno tratto innovativo rinascimentale come buio che esalta la luce, perenne ricerca in questi anni più belli del suo percorso quando, attivo a Firenze, conosce e assorbe la pittura fiamminga, e sarà coinvolto dall’atmosfera di Venezia dove si recherà più volte. Nell’Altro invece un tratto ricorrente e così distintivo: Burri era affascinato dalla chimica dei pigmenti che diventerà il contenuto delle sue opere, dove il colore sarà materia e la materia sarà colore. E a unire questi due grandi artisti è proprio una comune passione verso lo spazio, la materia, il suo studio e manipolazione, in una certa armonia compositiva ricca di consonanze formali. E la presenza contestuale può diventare, per noi fruitori, una magnifica deriva del proprio pensiero, una interpretazione diversa dalle proprie abitudini.

 

 

L’INTUIZIONE della mostra è nata dall’opera del Perugino Madonna col Bambino e due cherubini, una pregiata tavola conservata nella collezione permanente di Fondazione Perugia, guidata dalla presidente Cristina Colaiacovo, che ritrae la Vergine con il bambino che si stagliano su un fondo completamente nero, permettendo agli incarnati e alle vesti di risaltare in un modo innovativo per quei tempi. Si è partiti da qui per indagare l’uso del fondo nero in alcune opere del Perugino, datate tra il XV e il XVI secolo dove non c’è nessun paesaggio, nessuna architettura prospettica, solo il profondo nero su cui si stagliano i protagonisti della scena. Questa ricerca ha permesso di ottenere importanti prestiti, come lo splendido Ritratto di Francesco delle Opere, probabilmente dipinto a Venezia e proveniente dalla Galleria deli Uffizi, che nella mostra dialoga in parete con Catrame di Burri; il Ritratto di giovinetto, provenienti dalla Galleria degli Uffizi, posto accanto a Ferro E; Imago Pietatis, cimasa della Pala dei Decemviri, che è vicino a Rosso; la Madonna col Bambino e due cherubini dialoga con Nero Cellotex, mentre la Madonna col Bambino tra san Giovanni Battista e santa Caterina d’Alessandria del Museo del Louvre, ha accanto Cretto. E quest’ultima opera del Perugino è di una bellezza sconvolgente con la Santa Caterina, lei sola, che guarda verso di noi e lo sguardo sembra penetrare la tela e rapirci in una emozione senza tempo. Esplicativo e molto interessante è il video che mette in relazione e confronto dettagli e particolari delle opere per coglierne le assonanze.

 

 

LA STORIA seppur lentamente li distanzia da noi e li avvicina tra loro / in una prospettiva che somiglia a una dissolvenza incrociata filmica / fondata sui valori condivisi della pittura / si è convenuto osservarne in simultaneità visiva alcune opere / quelle prescelte deliberatamente hanno, in sensibile valenza spaziale / il denominatore comune della presenza del “Nero” / consonanze cromatiche e formali / mirabile equilibrio di forma e spazio presente al medesimo grado. ( Dal bellissimo catalogo NERO PERUGINO BURRI, curato da Vittoria Garibaldi e Bruno Corà, edito da Fabrizio Fabbri Editore).

 

Il progetto grafico dell’allestimento della mostra è a cura di Giuseppe Trivellini.

 

 

 

CONVOCATI INSIEME in questa mostra, sul palcoscenico della Storia Perugino e Burri appaiono entrambi come produttori di un un nuovo linguaggio stilistico.

 

 


E la vetrina del Caffè Sandri, uno degli Storici Caffè Italiani, ha voluto omaggiare la mostra NERO Perugino Burri, con la splendida composizione in pasta di zucchero della cake designer Flavia Garreffa.

 

 


NERO Perugino Burri

A cura di Vittoria Garibaldi e Bruno Corà


22 giugno – 2 ottobre 2023

Palazzo Baldeschi al Corso

Corso Vannucci 66 –Perugia

 

Orari

Dal lunedì al venerdì 15.00-19.30

Sabato e domenica 10.30 – 19.30

Info e prenotazioni: Tel: 075 5734760

www.fondazioneperugia.it/mostre/

 

 

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato