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PASQUA 2015: I “CANTA PASSIONE” ALLA GALLERIA ARTEMISIA DI PERUGIA

UMBRIA, TERRA DI FORTE SPIRITUALITA' che ha dato i natali a Francesco e a Chiara, a Benedetto e a Rita, ma anche a quei mistici potenti come Angela da Foligno e Jacopone da Todi, santi così vicini al sentimento polare. I canti della passione erano basati sull’oralità con strutture sintattiche e grammaticali spesso errate che dovevano seguire necessariamente la metrica del verso, invece rigorosamente rispettata. E così la Passione di Cristo si unisce in una singolare quanto profonda tradizione con la terra, la lingua degli uomini e i i riti del cibo, chè sacro e profano raccontano insieme storie ataviche e profondamente vissute nelle coscienze.

 

UN ITINERARIO RELIGIOSO da percorrere all’interno della Galleria Artemisia di Perugia, stasera, per rievocare la sofferenza del Cristo attraverso i canti popolari tradizionali della Pasqua umbra, che riecheggiano i canti di questua, le “pasquarelle” così chiamate nei nostri territori montani, dove "andare casa per casa” significava raccogliere doni, soprattutto uova o prodotti della terra o vino o prosciutto, e intonare canti beneauguranti che, se espressi tre volte, portavano fortuna. Un viaggio nelle tradizioni popolari cantate stasera da Giuseppe Fioroni, organetto e voce; Norberto Paolucci, chitarra e voce; Marcello Ramadori, percussioni e voce.

 

E COSI’AGLI STORNELLI DI SALUTO, il tradizionale incipit dei questuanti, seguono e si alternano i canti della “Passione delle ore” dedicati all’ ”Orologio della passione” , o quelli specifici dell’ora nona, quella del trapasso: -Era appena l’ora nona e la morte non perdona-. Oppure i canti dedicati alle anime del Purgatorio per ottenere suffragi, tutti basati su ritmi molto semplici e spesso dedicati alla povertà- La carità a li poverelli, che ‘l Signore t’aiuterà- o aventi come tema “Il pianto dell’Addolorata” che terminava con la supplica: - Sia ringraziato Iddio e casa vostra-. Più struggente la cantica di "Maria ascesa al Calvario", musicata e recitata, in un insieme di grande pathos. Prima degli stornelli di congedo, la lettura di una poesia sulla Pasqua di Giampiero Mirabassi, poeta , narratore, vignettista e umorista perugino.

 

UNA BUONA PASQUA CON LA NOSTRA CIARAMICOLA, un' opera d'arte culinaria, il dolce perugino che vuole rappresentare, nella forma, l'architettura della nostra città, la sua storia, i rioni che convergono al centro nella grande e famosa Piazza della fontana e riproporre il bianco e rosso dei colori cittadini.

 

IL MIO AUGURIO PER UNA PASQUA NEI CUORI, che sia davvero una resurrezione, una “primavera per un mondo nuovo", come ha augurato il nostro Cardinale Gualtiero Bassetti.

 

" LA CORRUZIONE SPUZZA" (Papa Francesco, marzo 2015)

 

 

Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.
(Paolo di Tarso).

 

marilena badolato     3 aprile 2015     (la ciaramacola è del  forno-pasticceria Antica Perugia)

 

 

AUTHOR - Marilena Badolato