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RESTAURATA LA “PIETRA DELLA GIUSTIZIA” DI PERUGIA GRAZIE ALL’ART BONUS.

E GIUSTIZIA " FISCALE" FU FATTA. Nel 1234 Perugia individuava e sanciva su pietra che la giustizia doveva essere intesa per libram, cioè secondo il reddito di ciascun contribuente. Una equità fiscale ancora oggi agognata. E che il Comune aveva raggiunto finalmente un "pareggio di bilancio". Un editto così importante da essere esposto in Piazza di San Lorenzo (oggi Piazza IV Novembre), affisso sul campanile dell’antica cattedrale. L'imposizione su base patrimoniale segnò anche l'affermazione delle classi produttive di artigiani e mercanti su quella nobiliare.

LA Petra Iustitie, tra i documenti più antichi del Comune di Perugia, attesta invece la modernità, in un documento datato otto secoli,  dei principi che vedono un Comune affermarsi come potestà sul territorio con l'annuncio della estinzione del debito pubblico e la proporzionalità della contribuzione fiscale. E' formata da due parti: una piastra rettangolare sormontata da una piccola lunetta. Entrambe le pietre sono in materiale di reimpiego e il testo è scritto in latino con caratteri gotici.

 

L' ORIGINALE  si trova all'interno della sala del Consiglio comunale a rappresentare la lunga storia della nostra istituzione comunale, mentre nella piazza è stata posta una copia sotto la seconda arcata delle Logge di Braccio, luogo identitario di Perugia dove si trova quanto è rimasto del campanile poligonale del cosiddetto "Castello di san Lorenzo", un luogo cardine del mito fondativo della città.

 

"Non a caso quel campanile lo troviamo dipinto in posizione preminente nell'antica rappresentazione di Perugia del Maestro dei dossali di Montelabate, dove il patrono sant'Ercolano, defensor civitatis, stringe al petto con un affettuoso abbraccio la sua patria Perugia, un gesto materno che descrive l'essenza delle comunità medievali nelle quali vita civica e religiosa erano intrise l'una nell'altra. Al punto tale che nel campanile sono scolpite le unità di misura del Comune, la “civica” Pietra della Giustizia (Perugia era in pace, non aveva debiti e le tassazioni si facevano per censo) come mostra un codice del 1343 di Vanni di Bandolo, ed è "intorno al campanile, torre di guardia di quest'isola sacra, mitico luogo di sepoltura di Euliste, fondatore della città […] che si raccoglie nei momenti più solenni tutta la città” (Maria Rita Silvestrelli, “Il Castello di San Lorenzo” in Una città e la sua cattedrale. Il Duomo di Perugia, 1992). Inoltre era nella cappella di sant'Ercolano che erano custoditi il Grifo e Leone bronzei che ogni 1° Marzo venivano portati in processione con la statua del santo patrono fino a san Domenico per poi vendere all'asta le stoffe che li ricoprivano e la statua raffigurante Euliste nella vasca superiore della Fonte di Piazza è rivolta verso il luogo dove lui è nato e sepolto".( Vanni Capoccia,"Sotto le Logge di Braccio è nato il mito fondativo di Perugia", 2016, La Tramontana)

 

L'EPIGRAFE necessitava di un intervento di restauro e pulitura per una migliore visibilità e comprensibilità. "L’edicola era infatti alterata da una patina scura su tutta la superficie lapidea del manufatto. Nella parte tergale a contatto con la muratura vi era la possibile formazione di muffe. Presenti incrostazioni con colorazioni marrone scuro tenue di lieve entità e di ridottissimo spessore. Fenomeni di alterazione cromatica con un generale annerimento del paramento lapideo generato da un possibile deposito superficiale di polveri e probabilmente anche da fumi perché, in tempi passati, vicino a lampade ad olio” (restauratrice Prof.ssa Carla Mancini). L'inserimento della Pietra della giustizia nel programma Art Bonus è stato deliberato all'unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 18 maggio 2020.

 

 

QUESTO IL TESTO ORIGINALE con traduzione a cura del Prof. Attilio Bartoli Langeli:

Hec est Petra Iustitie scripta tempore Ramberti de Gisleriis Perusinorum potestatis, indictione VII. In nomine Domini. A. D. .M.CC.XXXIII., mense aprelis. Certum sit omnibus quod totum debitum Communis Perusii de tempore transacto est ab ipso Communi plene satisfactum, ideoque nemo inde amodo audiatur. Item hoc est capitulum factum perpetue a Communi Perusii, silicet quod nec colta nec data nec mutta fiat, ponatur nec detur in civitate Perusina nec in eius suburbiis nisi quatuor de causis tantum, silicet pro facto domini Pape et Imperatoris et Romanorum vel pro generali guera quam haberet Communis Perusii pro se; et tunc, si fieret colta vel data vel mucta, fiat per libram.

 

Traduzione:

Questa è la Pietra della giustizia, scritta al tempo di Ramberto dei Ghisleri Podestà dei Perugini, nell'indizione VII.
Nel nome del Signore, l'anno del Signore 1234, del mese di aprile.
Sia manifesto a tutti che l'intero debito contratto dal Comune negli anni passati è stato dallo stesso Comune pienamente soddisfatto, e perciò d'ora in poi non si dia udienza ad alcuno. Inoltre, questa è la legge stabilita in perpetuo dal Comune di Perugia, cioè che né colletta, né dazio, né gabella venga fatta, imposta o versata nella città di Perugia e nei suoi sobborghi se non per quattro ragioni soltanto, cioè: o per qualche fatto del Papa o  dell'Imperatore o del popolo Romano, ovvero per una guerra generale che il Comune di Perugia avesse per proprio conto; e che allora, qualora si facesse una colletta o dazio o gabella, si faccia per libra.
 
 
 
marilena badolato
 

AUTHOR - Marilena Badolato