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SINA CHEFS CUP 2022: AL BRUFANI “IL VIAGGIO” E’ SERVITO. UNA SERATA IN CUI PUGLIA, CAMPANIA E UMBRIA SI ABBRACCIANO.

TANTO COLORE, GRANDE MATERIA PRIMA, “il viaggio è servito”. Due chef stellati con una cucina d'autore e un menu che coccola il palato e offre un "girovagare” goloso.

 

QUATTRO MANI, due cuochi “stellari”, Giancarlo Polito e Vincenzo Guarino, con in comune la conoscenza dell’ecosistema che li circonda e che riproducono all’interno di un piatto. Non c’è limite a quello che la tecnica oggi può offrire, né al pensiero umano rispetto alla tecnica, ma ancora più preziosa è la verità della materia. Che viene persino riconvertita nelle consistenze e temperature e ne esce, dalle mani di Guarino, un “riso che sorride”: tostato con mano "bruciante", immerso nell’acqua dorata del “pendulo” pomo-doro, disvelato poi di panna- burrata, l’antico “burrino”, agnizione di un riso che, improvviso, ti sorride dal piatto “camuffato” da uno sconvolgente arcobaleno. Mentre Polito aveva già composto un quadro di colori e sapori dalla povertà della purea di fave, tutte PAT in Puglia, alla delicatezza del suo orto sinergico dove la spinta era data dal pepe d’acqua e la dolcezza infinita invece dall’asparago di mare.

 

 Passione è il cucinare, gioia è il cucinare. Ingredienti primitivi, in una complessità di sapori e colori.

 

UNA MATERIA VIVA, viaggio e cucina, una curiosità che non si ferma al noto, ma sente che c’è sempre qualcosa da scoprire, da sapere. Spingersi oltre è l’anima del viaggio, è l’anima della cucina. Codificare, evolvere e involvere, la comprensione non importa. Il pensiero, le mani, la forma delle consistenze, il senso del luogo. E così l’uomo hic et nunc, rispetto alla dimensione in cui è calato, carica ogni piatto di una forma di magia, che in realtà è concreta e vera.

 

E NON POTEVO, da giurata, non ricordare Italo Calvino e la sua lezione sul “vero viaggio”: un introiettare un paese con la sua cultura, la flora, la fauna e i prodotti che racconta anche dai suoi mercati, a ricostruire improvvisi i ricordi.  E nei piatti di stasera assaporo la Puglia della Grecia Salentina, la Campania Vesuviana e la mia Umbria verde degli orti sinergici “bagnati” dal nostro Olio Evo,  ambasciatore nel mondo.

 

LO CHEF RESIDENT FABIAN KASMI crea piatti con “cura sartoriale”, tra Oriente e Occidente a unire i popoli. Le capesante sono morbide e profumate ancora di mare. Le circonda la dolcezza degli asparagi e ciuffetti di salsa beurre blanc prontamente equilibrata dalla mizuna giapponese, una sorta di senape orientale. A chiudere fragole e yuzu, a riposare la bocca con profumo e gusto agrumati, dove intravedo anche un morbido biscotto di verde matcha, il tutto sormontato da una nuvola bianca di zucchero filato, la “nuvola di Fuksas”. Qui, con Fabian Kasmi, aromi, verdura e frutta fresca diventano i protagonisti, in una cucina di Garden Gastronomy da sempre propria della creatività orientale.

 

PERFETTA, come sempre, la presentazione della serata di Rachele Liafas, Staff SINA, e commovente il ringraziamento finale di Simona Luciani, Direttore marketing del Gruppo, verso la famiglia Masilla che gestisce l’offerta ristorativa del Collins’ del Brufani e di altre realtà del Gruppo, verso il Direttore e il personale tutto del Brufani che ha attraversato, come tutte le nostre attività alberghiere e ristorative italiane, un duro periodo di non-lavoro e di cassa integrazione e verso gli intervenuti che hanno reso più bella e viva la sala. “A tutti, interviene il Direttore del Brufani Stefano Chiesa, va il ringraziamento per la bella riuscita dell’evento, ora che vi sono evidenti spiragli di ripresa, soprattutto nel turismo straniero”

 

 

 

 

marilena badolato    foto da: Briciola Communication

AUTHOR - Marilena Badolato