01 Mar MARTEDI’ GRASSO E LE SUE “FRAPPE”.
Blog-gusto ®, Gemellaggio di Gusto ® | Marilena BadolatoFRAPPE, Chiacchiere, Bugie, Cenci, Galani, Crostole, Sfrappole, Nastrini, tanti i nomi regionali per queste frittelle tipiche del carnevale. Se nelle strade dell’antica Roma durante le celebrazioni dei Saturnali venivano offerti dolci fritti nel grasso di maiale dal nome frictilia, in Apicio, nel De re Coquinaria, troviamo la descrizione di dolci tipici del Carnevale: frittelle a base di uova e farina di farro tagliate a bocconcini, fritte nello strutto e poi tuffate nel miele. MA L’ORIGINE vera e propria delle Frappe risale all’epoca rinascimentale. Con uova, farina e zucchero la ricetta compare per la prima volta con il titolo “Per far frappe, overo palle di pasta di strufoli” ne “La singolare dottrina”, testo del 1560 del fiorentino Domenico Romoli, detto il Panonto, uno dei grandi gastronomi rinascimentali insieme a Bartolomeo…